Circa 15 persone con vaste competenze e grande esperienza nei settori sicurezza informatica, design di interfacce utente (UX design), architettura software, gestione di progetti e assistenza clienti (account management) si sono incontrate per un ampio confronto. Nel pomeriggio dello stesso giorno, tre gruppi tematici hanno inaugurato la prima sessione di lavoro per definire le modalità operative, identificare le aree chiave di lavoro e stabilire le aspettative.
Zühlke come partner di sviluppo e ELCA come partner operativo
Nell’estate del 2021, Justitia 4.0 ha intrapreso una gara d’appalto dell’OMC al fine di trovare un partner di sviluppo e un partner operativo per la piattaforma «Justitia.Swiss», che sarà utilizzata per le transazioni giuridiche elettroniche e per l’esame elettronico degli atti. Nel luglio 2022, sono stati assegnati i contratti a Zühlke ed ELCA.
L’azienda Zühlke Engineering AG con sede a Schlieren, è un fornitore di servizi per progetti innovativi nel campo dello sviluppo di software e prodotti. Nell’ambito della sua offerta, Zühlke è riuscita a dimostrare elevata competenza ed esperienza nel campo della progettazione incentrata sull’utente. Al contempo, l’azienda vanta un’ampia expertise nelle aree open source, protezione dei dati e sicurezza delle informazioni.
L’azienda ELCA Informatik AG con sede a Losanna, ha convinto per la vasta competenza nella gestione di piatteforme simili e per l’offerta di un’assistenza completa e di alta qualità in tutte le lingue nazionali, nonché per l’organizzazione operativa professionale.
Fase preliminare fino a gennaio 2023
In questa fase importante, verranno creati i prerequisiti affinché, a partire da gennaio 2023, si possa sviluppare la piattaforma «Justitia.Swiss». Come per la costruzione di una casa, bisogna prima creare le fondamenta comuni nonché gettare una base stabile su cui poter edificare. Pertanto, i team hanno già concordato un approccio agile come metodo di lavoro. Ciò significa che per tre settimane alla volta verranno composti pacchetti di lavoro, i cui risultati saranno analizzati con i team per poi assegnare nuovi compiti. In questo modo, i problemi diventano subito evidenti e possono essere affrontati immediatamente. Inoltre, nella fase preliminare devono essere definiti gli strumenti di lavoro: dove saranno gestiti i compiti e i documenti sviluppati, quale canale di comunicazione sarà utilizzato per un rapido scambio di informazioni, chi parteciperà a quali riunioni e con quale frequenza?
Sviluppo di una versione di base della piattaforma nel 2023
Dopo la fase preliminare, si passerà direttamente allo sviluppo. In un primo tempo, verrà sviluppata una versione di base (MVP Minimum Viable Product) della piattaforma, che non potrà ancora mappare tutti i casi aziendali e lavorare con dati “nitidi”, ma soddisferà tutti gli standard di sicurezza. Verrà prestata grande attenzione all’usabilità (Usabiliy), affinché i futuri utenti possano utilizzare la piattaforma in modo intuitivo.
Una base importante in termini di sviluppo comprende i requisiti elaborati dai gruppi di esperti, già resi noti dal team di progetto nei documenti della gara d’appalto. Tali requisiti sono stati definiti approssimativamente e ora devono essere specificati nel dettaglio. In particolare, si tratta di riformulare i casi aziendali proposti (User Stories) in modo tale che gli sviluppatori di software abbiano chiaro cosa devono programmare. Le funzionalità sviluppate verranno poi immediatamente testate dai valutatori delle aziende partner, dal team di progetto e prevedibilmente anche dai membri dei gruppi di esperti. È chiaro che “l’appetito vien mangiando”, ossia ulteriori aspettative nei confronti della piattaforma sorgeranno strada facendo. Tali aspettative verranno accolte, analizzate, classificate secondo le priorità e implementate immediatamente o inserite in una registro (backlog) per essere attuate in successivi sviluppi futuri, se necessario. Una cosa infatti è chiara: la piattaforma sarà costantemente sviluppata, in base ai progressi tecnici, alle esigenze dei clienti, ma anche alle specifiche che il Parlamento stabilirà nella Legge federale concernente la piattaforma per la comunicazione elettronica nella giustizia (LPCEG).
Se tutto va secondo i piani, l’operazione pilota con la versione base (Minimal Viable Product) – un prodotto con funzionalità limitate ma con standard di sicurezza completi – inizierà nel 2024 con le singole autorità giudiziarie.
Patrick Münch, il nuovo responsabile di progetto per lo sviluppo della piattaforma
Lo sviluppo della piattaforma richiede inoltre risorse aggiuntive nel team di progetto Justitia 4.0, ed è per questo che è stato coinvolto Patrick Münch, un responsabile di progetto con ampia esperienza. Gli abbiamo posto alcune domande sul suo nuovo compito!
Cosa ti ha spinto a partecipare al progetto come responsabile di progetto della piattaforma?
Si tratta di un progetto entusiasmante, poiché la piattaforma viene costruita da zero. Si sta creando qualcosa di concreto che le persone potranno utilizzare nel loro lavoro quotidiano. Abbiamo un concetto, ci sono molte idee e c’è anche una certa libertà creativa. Sono lieto di collaborare con tutte queste persone molto competenti e altamente motivate. Il mio compito consiste nel coordinare il tutto per dirigerci insieme verso l’obiettivo senza mai perderlo di vista. Mi piace confrontarmi con progetti complessi e scoprire nuovi orizzonti, e sono ansioso di conoscere a fondo l’ambiente giudiziario.
Come si affronta un progetto così complesso con molte parti interessate e partner?
Controdomanda: come si mangia un elefante? Lo si divide in piccoli pezzi. Lo stesso vale per questo progetto. Bisogna ridurre la complessità e definire piccoli passi all’interno del processo di lavoro. Ecco perché abbiamo scelto l’approccio agile. Tuttavia, devo sempre tenere ben presente il quadro generale.
Sei il responsabile del progetto e devi coordinare i team di Zühlke, ELCA e Justitia 4.0. Cosa è importante per te in questa collaborazione?
L’onestà e la trasparenza sono le mie priorità principali. Stiamo tutti entrando in un nuovo territorio, non sappiamo tutto e faremo anche degli errori. Dovremo semplicemente riconoscerli ed essere onesti gli uni con gli altri. Tutte le persone coinvolte danno il meglio di sé, lavorano duramente per il successo e si assumono la responsabilità dell’obiettivo comune. Un’interazione rispettosa, il riconoscimento e l’apprezzamento sono elementi centrali per una buona cooperazione. Il mio compito è guidare il progetto, rimuovere gli ostacoli, motivare i partecipanti e non perdere mai di vista l’obiettivo.
Quali sono le sfide maggiori?
Vi sono grandi differenze culturali tra l’ambiente di progetto, con i molti specialisti IT costantemente a contatto con nuovi sviluppi tecnologici, e l’ambiente giudiziario, che considero più conservatore rispetto a determinati valori. Inoltre, abbiamo a che fare con una struttura di progetto particolarmente complessa, con numerose parti interessate, due comitati direttivi e i gruppi di esperti consultivi. Non tutti possono avere voce in capitolo in ogni dettaglio, altrimenti non riusciremmo ad andare avanti. Ma anche questo rende il progetto molto entusiasmante. Il mio compito è anche quello di mediare tra le diverse parti interessate, guidare le decisioni e stimolare l’entusiasmo delle persone nei confronti del progetto.
Che cosa attendi con maggiore impazienza?
Non vedo l’ora di mettermi al lavoro, di affrontare le sfide e risolvere i problemi. Lavorare con tutte queste persone altamente competenti provenienti da campi diversi è un piacere; è bello vedere quanta motivazione e impegno dedicano al progetto, nonché la loro voglia di andare avanti. Io intendo essere come un direttore d’orchestra che ottiene il meglio da tutti i suoi musicisti.
Quando la piattaforma sarà un successo per te?
Il progetto sarà un successo se gli utenti utilizzeranno la piattaforma volentieri e se questa faciliterà il loro lavoro quotidiano, fornendo loro un valore aggiunto. Vogliamo costruire una piattaforma che si venda da sola.